lunedì 14 gennaio 2019

Gilgamesh

Cari lettori, è iniziato da quattro mesi il nuovo anno scolastico. Siamo in quarta, oramai!
Lo scorso anno abbiamo visto pubblicare con nostro grande orgoglio e piacere un'altra audiorecensione su "iBiscotti.org". La trovate qui:
IL FANTASMA DI CANTERVILLE
Quest'anno abbiamo iniziato le letture di classe con "Il mago di Oz" e su "iBiscotti.org" trovate la nostra audiorecensione qui:
  IL MAGO DI OZ

E ora? Ora abbiamo appena terminato di leggere "La storia di Gilgamesh" di Yiyun Li.

Ora vi proponiamo alcune nostre recensioni. Cominciamo con quella di Miriam.

La maestra in classe ci ha letto un libro intitolato Gilgamesh;  l'autrice di questo libro si chiama Yiyun Li. Secondo me questo libro si potrebbe iniziare a leggere verso i 6/7 anni.
Il libro parla di un giovane eroe sumero egoista e scorbutico, dopo incontra un amico e la sua vita cambia. Ma purtroppo l'amico muore  e Gilgamesh, disperato per la perdita del suo amico Enkidu, si mette alla ricerca dell'immortalità.
Ci riuscirà? Lo scoprirete solo leggendo il libro.
Il libro mi ha insegnato che avere degli amici è una bella cosa.
Se potessi incontrare l'autrice le chiederei perché Gilgamesh, all'inizio della storia, è tanto egoista.
Miriam

In classe abbiamo letto il libro che si intitola Gilgamesh, scritto da YiYun Li. Gilgamesh è un giovane re sumero, è molto egoista e cattivo ma poi incontra un ragazzo che diventa suo amico. Poi, però, questo amico muore e Gilgamesh si dispera e cerca il segreto dell'immortalità. Ci riuscirà? E soprattutto diventerà una persona migliore?
Mi piacerebbe raccontare questa storia a mia sorella che ha tre anni, perché mi è piaciuta molto.
Il libro mi è piaciuto perché racconta una storia avventurosa e ricca di saggezza.
Questa storia mi ha insegnato che è bello avere un amico, ma anche molto triste perderlo.
All'autrice vorrei chiedere perché ha deciso di raccontare questa storia antichissima.
Diego

In classe la maestra ci ha letto Gilgamesh, di Yiyun Li.
Io penso che si può iniziare a leggerlo verso i 5\6 anni.
La storia parla di Gilgamesh, un giovane re sumero che era cattivo ed egoista.
Egli un giorno conobbe Enkidu; i due divennero grandi amici ma purtroppo Enkidu morì. Gilgamesh voleva sconfiggere la morte. Ci riuscirà? Ma soprattutto riuscirà a diventare una persona migliore?
Il libro mi è piaciuto molto perché l'amicizia tra Gilgamesh ed Enkidu mi è piaciuta tanto e mi è piaciuta la parte in cui Gilgamesh fa di tutto per riportare Enkidu in vita.
Da questa storia ho imparato che l'amicizia è la seconda cosa più importante nella vita, anche se il nostro amico non c'è più rimarrà l'amicizia nel cuore nostro e dell'amico.
Io, se potessi incontrare l'autrice, le chiederei perché Enkidu doveva proprio morire; a me, sinceramente, è dispiaciuto quando è morto ma la storia è bella lo stesso. Mi ha appassionato molto.
Alice

Il titolo del libro che abbiamo letto in classe è Gilgamesh; l'autrice si chiama Yiyun Li. Si può iniziare a leggere a otto anni, secondo me. Parla di Gilgamesh che era un giovane re egoista, ma poi conosce un ragazzo di nome Enkidu, creato per lui dagli dèi, che diventa suo amico. Un giorno peò Enkidu morì e Gilgamesh decise di diventare immortale. Ci riuscirà secondo voi? E soprattutto diventerà una persona migliore?
Il libro mi è piaciuto perché parla di avventura, di amicizia e di sofferenza.
Leggendolo ho imparato che essere cattivi non serve a niente, anzi devi sforzarti di essere una persona migliore.
All'autrice vorrei chiedere come ha trovato le idee per trasformare l'antica epopea di Gilgamesh in un bellissimo libro per ragazzi, un libro moderno e attuale.
Emma 


E ora guardate che spettacolo i disegni di Miriam.






venerdì 9 marzo 2018

LE STREGHE

Le streghe, un altro libro che ci ha tolto il fiato per l'emozione, ma non le parole per descriverlo.
Si tratta di "Le Streghe" di Roald Dahl, che abbiamo divorato come un biscotto appetitoso. E non è un caso che lo chiamiamo "biscotto": in rete abbiamo scoperto un sito meraviglioso che si propone di diffondere la lettura tra i bambini e le bambine pubblicando audio-recensioni sui loro libri preferiti, registrate da loro stessi. 
Il sito è iBiscotti.
Questo è il testo della nostra audio-recensione di classe, che speriamo tanto venga pubblicata su iBiscotti.

Se sei un bambino, se la tristezza ti è arrivata terribilmente vicino e vuoi trovare il modo di mandarla il più possibile lontano da te, se pensi che nessuno possa aiutarti, allora… piangi!
No, non piangere, ma cerca le streghe!
Le streghe sono ovunque, le streghe sembrano donne qualunque, indossano abiti qualunque e fanno mestieri qualunque.
Una vera strega odia i bambini di un odio feroce, furibondo, forsennato, furioso e il suo unico scopo è ucciderli.
Ma a otto anni, quanti ne abbiamo noi, puoi leggere Le streghe di Roald Dahl.
Puoi conoscere le streghe fino in fondo, le puoi affrontare, le puoi anche eliminare, tutte, fino all'ultima strega del mondo.
E allora niente ti sembrerà più impossibile; persino ritrovare la felicità sarà cosa facile.
E poco importa se nel frattempo sarai diventato un piccolo topo.
Anzi, meglio se lo sarai, perché potrai apprezzare le piccole cose come non avresti mai potuto fare da grande.

Classe Terza A, Scuola Primaria di Fiuggi


Ascolta le nostre voci su "i Biscotti" !

Questa, invece, è l'attività di scrittura che abbiamo svolto in classe.

venerdì 24 novembre 2017

Matilde

I primi di Novembre è iniziata la nuova lettura in Terza A: Matilde di Roald Dahl.
Nel frattempo i bambini hanno anche studiato come si struttura un diario personale (ammesso e non concesso che ci siano regole per tenere un diario personale). Così ho pensato di concludere la lettura con questa attività.
Caro diario, ti racconto Matilde
I bambini hanno trovato tutto molto piacevole: hanno costruito un mini diario con copertina colorata (un foglio A4 piegato a metà, decorato all'uopo) e quattro paginette interne (i fogli di un quadernino a righe), hanno disegnato e soprattutto hanno scritto.
Dal diario di N.

Ora Lilli vi scrive qui la sua pagina di diario personale dedicata a Matilde ma, mi raccomando, non fatela leggere a nessuno perché è una pagina di un diario segreto ;)


Caro diario,
oggi giovedì 23 Novembre 2017 voglio parlarti di Matilde, una mia “amica” conosciuta in un libro.
Ho cominciato a leggerlo circa un mese fa a scuola insieme alla mia maestra e con i compagni: la maestra lo leggeva ad alta voce e noi ascoltavamo attentamente.
La piccola Matilde me la immaginavo molto intelligente, piccolina e magra ma anche tanto coraggiosa.
Io ho letto tantissimi libri da sola come faceva Matilde e mi piace leggere un “tanto” infinito. Io non frequento una biblioteca come faceva lei però a volte ci vado a prendere dei libri. La prima volta che sono andata in una biblioteca mi è “apparsa” nel cuore un’emozione bellissima.
I genitori di Matilde, invece, beh non sono di certo come li vorrei io e per dirla in breve li detesto perché il papà è un ladro e la mamma pensa solo a farsi bella.
Il mio personaggio (quasi) preferito è la signorina Betta Dolcemiele; mi è piaciuta un mondo perché non alza mai la voce, non è arrogante e prepotente e soprattutto è gentile con tutti. La vorrei tanto avere nella mia classe ma mi dispiace che è solo un frutto dell’immaginazione di Roald Dahl.
Il personaggio “cattivo” della storia è la signorina Spezzindue, Agata Spezzindue. La odio più di tutti perché fa il lancio del martello coi bambini e quando lo faceva mi veniva voglia di menarla fino a quando non si butta per terra! Indossa sempre pantaloni alla zuava. Quando la Spezzindue faceva del male ai bambini provavo una sensazione tipo rabbia, ma ancora più forte.
Mi è piaciuto il capitolo intitolato “Il tritone”. Diario, vuoi che te lo racconti? Penso proprio di sì!
Violetta, una compagna di scuola di Matilde, decide di fare uno scherzo alla Spezzindue: per prima cosa è andata in giardino e ha preso un animale chiamato tritone; se lo è messo nell’astuccio scolastico e lo ha portato a scuola il giorno dopo. Lei aveva l’incarico di mettere l’acqua nella brocca della Spezzindue e quando la maestra le ha chiesto di andare in cucina per riempire la brocca vi ha messo dentro anche il tritone! La Spezzindue è rimasta molto stupita e aveva pensato che era stata Matilde a fare lo scherzo, ma non era vero!
Secondo me Matilde sviluppa il suo potere speciale perché era un sacco arrabbiata e quindi, per sfogarsi, le viene il potere di muovere le cose grazie alla forza degli occhi.
Mi è piaciuto tantissimo il finale perché Matilde non vive più con quei pessimi genitori ma con la signorina Dolcemiele.
Anche io come Matilde vorrei avere un potere che mi può trasformare in una sirena quando voglio, grazie a una formula magica e a una collanina a forma di pesciolino. Questo potere lo userei quando vado al mare, così mi divertirei di più!
Spero che ti sia piaciuto tutto quello che ti ho raccontato, diario, e alla prossima storia!

Lilli




venerdì 20 ottobre 2017

Streghetta mia

Durante le vacanze estive noi alunni della sezione A (terza 2017-2018) abbiamo letto il romanzo per ragazzi "Streghetta mia" di Bianca Pitzorno. Al ritorno a scuola abbiamo ripetuto la lettura dell'intero libro tutti insieme, condividendo emozioni e risate. Poi la maestra ci ha proposto di compilare una scheda per analizzare il libro. La scheda la trovate qui.
In questo post mettiamo tutte le nostre lettere e anche i nostri disegni, che raffigurano Asdrubale Tirinnanzi.

Fiuggi 10-10-2017
Cara Signora Bianca,
io ho letto il suo libro e mi è piaciuto tantissimo, non vedo l’ora di leggerne un altro. I suoi libri sono stupendi, sono bellissimi ci sono delle parti che mi hanno fatto ridere. Ah, non le ho detto che il libro che ho letto è “Streghetta mia”.
La parte che mi è piaciuta di è stata quando Emilia ha preso a colpi di scopa Asdrubale Tirinnanzi.
Ancora complimenti. Jacopo Gizzi


Fiuggi,10-10-2017

Gentilissima Signora Bianca,
le scrivo questa lettera per dirle che ho letto uno dei suoi libri e devo dire che è molto bello e divertente. Il libro che ho letto è Streghetta mia e la parte che mi è piaciuta di più è quando Emilia ha dato le bastonate con la scopa ad Asdrubale e gli ha fatto cadere i libri in testa. Il personaggio più tenero è Emilia e quello più imbranato è Asdrubale. Questo libro l’ho letto al mare e a scuola con la maestra. Quando ho letto la prima pagina ero già molto curiosa. Insomma questo libro è fantastico!!
Mi è piaciuto scriverle.
Carissimi saluti. Alessandra Santonico

Fiuggi,10-10-2017

Gentile Signora Bianca,
le mando questa lettera perché le volevo dire che questo romanzo, Streghetta mia, mi è piaciuto moltissimo. Il personaggio che mi è piaciuto di più è Asdrubale perché ha un aspetto disgustoso.
La ringrazio molto.
Un caro saluto. Benedetta Agnoli


Fiuggi 10-10-2017


Gentile Signora Bianca,
le mando questa lettera per ringraziarla di aver raccontato tante storie.
Quella che io ho letto si intitola “STREGHETTA MIA”.
Durante l’estate mi sono divertita molto, mi sono portata questo libro in montagna, al mare, in piscina e, per finire, lo leggevo prima di andare a dormire.
Sono molto contenta di averlo letto.
Grazie mille.      
Un caro saluto da Elena Sofia Ambrosi.

Fiuggi,10/10/2017

Gentile Signora Bianca,
le mando questa lettera perché ci tenevo a dirle che mi è piaciuto così tanto Streghetta mia che lo leggo quasi ogni giorno ed è piaciuto anche a mia sorella. A mia madre non gli è piaciuto così tanto, non so perché. IL personaggio più divertente è Asdrubale perché si cacciava sempre nei guai, era impazzito.
La ringrazio per aver fatto Streghetta mia.
Un saluto rispettoso da Mario Minnucci.


Fiuggi, 10-10- 2017
Gentile Signora Bianca,
le scrivo questa lettera perché quest’estate ho letto uno dei suoi libri:
“Streghetta mia”.
Mi è piaciuto tantissimo soprattutto la parte in cui Asdrubale cattura
Sibilla ed Emilia e le rinchiude nei sotterranei della biblioteca.
La ringrazio per averlo scritto e per avermi fatto divertire con Emilia.
Un caro saluto. Alice

Fiuggi 10- 10-2017
Gentilissima Signora Bianca,
le scrivo questa lettera per dirle che ho letto uno dei suoi libri che s’intitola Streghetta mia.
Le posso assicurare che mi è piaciuto tantissimo, specialmente quando Asdrubale scopre che è Emilia che deve sposare, o quando scoprono che Emilia ha i capelli rossi.
E’ anche l’unico libro che mi sono letta questa estate ma non sono riuscita a leggerlo tutto e così ho recuperato in classe, insieme ai miei compagni.
E’ stato molto divertente scriverle.
Tanti saluti. Ilaria Ballini.

Fiuggi,  10-10-2017
Gentile Signora Bianca,
le voglio dire che il libro che lei ha scritto “Streghetta Mia” mi è piaciuto molto.
Mi è piaciuta in particolare la parte di Astrubale perché si caccia sempre nei guai e alla fine non riesce neanche a prendere il denaro del prozio Sempronio.
Un saluto da Davide Naso.

Fiuggi, 10 – 10 - 2017

Gentile Signora Bianca,
Le mando questa lettera perché ci tenevo a dirle che mi è piaciuto molto uno dei suoi romanzi che si intitola “Streghetta mia”.
Mi sono piaciute molto le descrizioni dei personaggi e durante le vacanze estive mi ha fatto divertire molto tenendomi compagnia.
Il personaggio che mi è piaciuto di più è Astrubale e mi ha fatto ridere come lei lo ha descritto.
La ringrazio
Un caro saluto
Alberto

Fiuggi, 10-10-2017
Gentile Signora Bianca,
le voglio dire che ho letto uno dei suoi libri intitolato Streghetta mia e mi è piaciuto molto. Ed è bellissima la descrizione di Asdrubale Tirinnanzi per il suo aspetto disgustoso.
Tanti saluti da Rocco.

Fiuggi, 10 - 10 - 2017

Gentile Signora Bianca,

le voglio dire che il suo libro Streghetta mia mi è piaciuto tanto perché quando ero triste mi ha rallegrato tantissimo.
Mi è piaciuta la descrizione di Sibilla e di Emilia. Anche quella di Asdrubale era fantastica, con tutti quei particolari disgustosi.
L’ho letto quest’estate e poi anche in classe con i miei compagni.

Un caro saluto
Alessio Severa

Fiuggi, 10-10-2010
Genile Signora Bianca,
la ringrazio per aver scritto questo romanzo, “Streghetta mia”. Mi è piaciuta la parte in cui Sibilla era prigioniera in cantina, sotto la biblioteca.
Ho letto questo libro durante le vacanze.
Tanti tanti saluti da Leonardo Girolami.

Fiuggi, 10-10-2017
Gentile Signora Bianca,
le mando questa lettera perché le devo dire che il suo romanzo “Streghetta mia” mi è piaciuto molto. La parte che preferisco è quando Emilia sale sulla scopa: è stata molto divertente!
Ho letto il libro insieme ai miei compagni.
La ringrazio molto.
Un caro saluto da Ricardo Gutierrez Cambert

Fiuggi, 10-10-2017
Gentile Signora Bianca,
la ringrazio per aver scritto “Streghetta mia” perché mi è piaciuto molto. La cosa che mi ha colpito di più è quando Emilia volava sulla scopa davanti alle stupefatte sorelle. Piacerebbe anche a me, moltissimo, volare su una scopa.
La saluto.
Nicolò Maggio

Fiuggi, 10-10-2017
Gentile Signora Bianca,
le mando questa lettera perché le voglio dire che il suo libro che si intitola “Streghetta mia” mi è piaciuto tantissimo perché la descrizione dei personaggi è molto simpatica, soprattutto quella di Asdrubale Tirinnanzi.
Mi è piaciuta la parte in cui Asdrubale ha corteggiato Sibilla e il personaggio che mi piace di più è Emilia.
La ringrazio per aver scritto questo libro.
Tanti saluti.
Miriam Abbate

Fiuggi, 10-10-2017
Gentile Signora Bianca,
le scrivo perché il suo libro “Streghetta mia” è bellissimo.
Mi è piaciuta la parte dove Asdrubale cattura Sibilla ed Emilia.
La ringrazio molto.
Un caro saluto. Emma

Fiuggi, 10-10-2017
Gentile Signora Bianca,
le dico che “Streghetta mia” è stato favoloso perché fa ridere, quindi fanne un altro così potrò divertirmi ancora.
Un caro saluto da Riccardo Paris

Fiuggi, 10-10-2017
Gentile Signora Bianca,
oggi è il mio compleanno. Io le scrivo, però, per dirle che “Streghetta mia” è proprio un bel libro e leggerò anche gli altri suoi testi.
Mi è piaciuto perché Asdrubale è andato in carcere.
Spero che lei stia bene e scriva altri libri per ragazzi. La ringrazio.
Un caro saluto.
Matteo Pomponi

Fiuggi, 10-10-2017
Gentile Signora Bianca,
le voglio dire che il suo libro “Streghetta mia” mi è piaciuto tantissimo. Grazie di averlo scritto, mi rallegrava quando ero triste.
Mi è piaciuto quando Asdrubale ha catturato Sibilla ed Emilia e le ha rinchiuse nella cantina della biblioteca.
Tanti saluti

Gabriele

sabato 18 febbraio 2017

Piccoli Vampiri

Qualche giorno fa abbiamo letto Piccoli Vampiri di Giuseppe Bordi.
Prima ce lo ha letto la maestra ad alta voce ma, arrivata a un passo dall'epilogo, si è fermata e ci ha fatto scrivere il finale.
Tutti noi abbiamo deciso che la storia doveva finire bene e così abbiamo scritto: "I bambini, tenendosi per mano, salirono le scale del vecchio castello. Tremavano, avevano paura, ma si fidavano della loro maestra. Giunti fuori, la luce del sole li investì..." e non vi diciamo altro.
Quando poi abbiamo letto il vero finale, la sorpresa è stata incredibile!
Non abbiamo fatto solo questo: usando la tecnica del CAVIARDAGE abbiamo cercato le poesie nascoste nelle pagine del racconto. Sono poesie che sembrano quadri, un po' poesia un po' disegno. Cinque di questi lavori, selezionati a caso, li abbiamo donati a Giuseppe Bordi in persona, che è venuto a trovarci Giovedì 16 febbraio.
Qui vedete un collage dei nostri lavori. Le poesie, invece, ve le scriviamo tutte.
AMICIZIA
La sua migliore amica
non aveva mai mancato
di rispetto a nessuno.
ma nessun bambino sembrava preoccuparsene.
Gaia li osservava sbalordita.

FUOCO
Un urlo spaventoso si levò
nel silenzio della notte.
Fuoco alla casa.
Urlarono tutti!
Niente paura.

MORTO
Da ventiquattro ore
nella bara.
Piangere
è quello che ti ci vuole.

VAMPIRI
Una terribile verità:
vivere nella maleducazione
per l'eternità.
Ma un vampiro non sente il dolore.
Al primo sorgere del sole
provò a volare...
e non ci riuscì.

LA FINE DELLA SCUOLA
I bambini sono tutti morti.
Per questo non ho voluto
imparare la maleducazione.
Quella notte, miei cari alunni,
voi siete morti.
Classe Seconda A 2017

venerdì 13 gennaio 2017

Nel castello incantato

Ieri, 12 dicembre 2017, da un vecchio libro della maestra che si intitola “Il castello incantato” abbiamo letto una fiaba che ci ha fatto capire che “vissero tutti felici e contenti” non vale proprio per tutti.
Ora ve la raccontiamo con un riassunto che abbiamo scritto con un lavoro cooperativo. E’ stato bello e divertente!

giovedì 22 dicembre 2016

La nascita di Gesù

Oggi abbiamo letto il piccolo libro "La nascita di Gesù" con le illustrazioni di Chiara Nocentini e adattamento testi di Rachele Briglia.
Poi abbiamo disegnato noi.











Nella città di Roma viveva l'imperatore Augusto. Il suo era un regno talmente tanto ricco ed esteso che neanche lui sapeva quante persone ci vivessero.
Così un giorno Augusto disse ai suoi servitori: "Tutti i cittadini che abitano nel mio regno dovranno firmare un registro del paese di origine della loro famiglia. Così voi li conterete".
L'ordine dell'imperatore arrivò anche a Nazaret, in Galilea, dove vivevano Maria e Giuseppe. Anche loro avrebbero dovuto firmare il registro di Augusto perché anche loro erano suoi sudditi.

Maria e Giuseppe lasciarono Nazaret a dorso di un asinello. Dovevano raggiungere Betlemme, dove si trovavano i servitori di Augusto e dov'era il registro da firmare. Ma bisognava fare in fretta: Maria era incinta e il suo bambino stava per nascere!
Bisognava trovare un posto comodo e caldo dove accoglierlo.










Il viaggio però fu lungo e faticoso. Quando Maria e Giuseppe arrivarono a Betlemme, scoprirono che in città non c'era un solo letto libero: né una casa, né un albergo, né una locanda.
"Dormiremo in quella stalla" disse Giuseppe guidando l'asinello fino a una capanna. "La paglia pulita sarà il nostro letto, quel bue e il nostro asinello ci terranno al caldo".
Quella stessa notte nacque il Bambino Gesù. Maria lo avvolse in fasce e Giuseppe lo prese e lo adagiò sulla mangiatoia, tra l'asino e il bue.

  Poco lontano c'erano dei pastori a guardia del loro gregge.
Nel buio della notte videro una forte luce e da quella un angelo che avanzava.
"Andate a dare il benvenuto a Gesù, il vostro Re. E' appena nato: lo troverete in una stalla, oltre la collina!".
I pastori corsero nella direzione indicata dall'angelo, emozionati.












 Quello che l'angelo aveva detto era vero: il nuovo Re era nato povero, in una stalla, senza lusso né ricchezze.
"Che stranezza!", pensarono tutti.
Ma i pastori, felici, coprirono Gesù di regali, poi percorsero Betlemme intonando canti di lode a Dio.
Presto, tutti gli abitanti furono svegli e affacciati alle finestre.
"Andate anche voi a conoscere il nuovo Re", dissero loro i pastori. Ed essi, incuriositi, raggiunsero la stalla per vedere Gesù con i loro occhi.


I disegni dei bambini della seconda A