Nel frattempo i bambini hanno anche studiato come si struttura un diario personale (ammesso e non concesso che ci siano regole per tenere un diario personale). Così ho pensato di concludere la lettura con questa attività.
Caro diario, ti racconto Matilde
I bambini hanno trovato tutto molto piacevole: hanno costruito un mini diario con copertina colorata (un foglio A4 piegato a metà, decorato all'uopo) e quattro paginette interne (i fogli di un quadernino a righe), hanno disegnato e soprattutto hanno scritto.
Dal diario di N. |
Ora Lilli vi scrive qui la sua pagina di diario personale dedicata a Matilde ma, mi raccomando, non fatela leggere a nessuno perché è una pagina di un diario segreto ;)
Caro diario,
oggi giovedì 23 Novembre 2017 voglio parlarti di Matilde,
una mia “amica” conosciuta in un libro.
Ho cominciato a leggerlo circa un mese fa a scuola insieme
alla mia maestra e con i compagni: la maestra lo leggeva ad alta voce e noi
ascoltavamo attentamente.
La piccola Matilde me la immaginavo molto intelligente,
piccolina e magra ma anche tanto coraggiosa.
Io ho letto tantissimi libri da sola come faceva Matilde e
mi piace leggere un “tanto” infinito. Io non frequento una biblioteca come
faceva lei però a volte ci vado a prendere dei libri. La prima volta che sono
andata in una biblioteca mi è “apparsa” nel cuore un’emozione bellissima.
I genitori di Matilde, invece, beh non sono di certo come li
vorrei io e per dirla in breve li detesto perché il papà è un ladro e la mamma
pensa solo a farsi bella.
Il mio personaggio (quasi) preferito è la signorina Betta
Dolcemiele; mi è piaciuta un mondo perché non alza mai la voce, non è arrogante
e prepotente e soprattutto è gentile con tutti. La vorrei tanto avere nella mia
classe ma mi dispiace che è solo un frutto dell’immaginazione di Roald Dahl.
Il personaggio “cattivo” della storia è la signorina
Spezzindue, Agata Spezzindue. La odio più di tutti perché fa il lancio del
martello coi bambini e quando lo faceva mi veniva voglia di menarla fino a
quando non si butta per terra! Indossa sempre pantaloni alla zuava. Quando la Spezzindue
faceva del male ai bambini provavo una sensazione tipo rabbia, ma ancora più
forte.
Mi è piaciuto il capitolo intitolato “Il tritone”. Diario,
vuoi che te lo racconti? Penso proprio di sì!
Violetta, una compagna di scuola di Matilde, decide di fare
uno scherzo alla Spezzindue: per prima cosa è andata in giardino e ha preso un
animale chiamato tritone; se lo è messo nell’astuccio scolastico e lo ha
portato a scuola il giorno dopo. Lei aveva l’incarico di mettere l’acqua nella
brocca della Spezzindue e quando la maestra le ha chiesto di andare in cucina
per riempire la brocca vi ha messo dentro anche il tritone! La Spezzindue è
rimasta molto stupita e aveva pensato che era stata Matilde a fare lo scherzo,
ma non era vero!
Secondo me Matilde sviluppa il suo potere speciale perché
era un sacco arrabbiata e quindi, per sfogarsi, le viene il potere di muovere
le cose grazie alla forza degli occhi.
Mi è piaciuto tantissimo il finale perché Matilde non vive
più con quei pessimi genitori ma con la signorina Dolcemiele.
Anche io come Matilde vorrei avere un potere che mi può
trasformare in una sirena quando voglio, grazie a una formula magica e a una
collanina a forma di pesciolino. Questo potere lo userei quando vado al mare,
così mi divertirei di più!
Spero che ti sia piaciuto tutto quello che ti ho raccontato, diario, e alla prossima storia!
Lilli